domenica 19 aprile 2020

Racconti di quarantena 12


Vorrei essere tedesca in questo momento: hanno il virus sotto controllo, hanno fatto moltissimi tamponi (quasi a tappeto, cosa più che giusta), hanno una sanità che funziona (con moltissimi posti in terapia intensiva), hanno avuto pochissimi morti con un lockdown meno rigido del nostro, sono pronti a ripartire e soprattutto sono rispettosi delle norme (a differenza di noi italiani, che siamo un disastro su tutta la linea). Se devo affidare la mia vita al rispetto delle regole degli italiani, faccio prima a comprarmi una tomba, purtroppo. So che ci sono molti connazionali corretti, per carità, ma è pur vero che ce ne sono tanti altri che se ne fregano e poi ci rimettiamo tutti.


Poi non capisco perchè la cosiddetta fase 2 debba essere uguale per tutta Italia: ci sono regioni dove il contagio è molto limitato e altre dove la situazione è ancora drammatica. E' così complicato gestire le zone separatamente? Ammettiamolo: in lombardia hanno gestito veramente male la situazione, specie all'inizio, ma perchè ora penalizzare anche ad esempio la basilicata che sta messa molto meglio?

Sono stufa di non poter vivere, viaggiare, uscire, sognare una vacanza al mare che forse non ci sarà. E non voglio continuare ad avere paura di un contagio, cercando al contempo di tranquillizzare i miei figli, quando io sono la prima a non essere tranquilla perchè non so cosa accadrà. Forse la riapertura, in queste condizoni ancora precarie, mi spaventa più della situazione attuale, in cui almeno siamo al sicuro (più o meno) nelle nostre case. La scuola, comunque, pare che riaprirà a settembre, se va bene. Perchè? Perchè le nostre aule non sono attrezzate per il contenimento del virus e la distanza da rispettare per la sicurezza dei bambini. Che tristezza. Continuo a ripetere: vorrei essere tedesca.

[In foto il disegno di Lorenzo del Dio egizio Ra]

Nessun commento:

Posta un commento