mercoledì 18 marzo 2020

Racconti di quarantena 1






Come stiamo vivendo questi giorni di reclusione forzata in casa a causa del coronavirus? Fortunatamente i miei figli (Daniele, 12 anni e mezzo, e Lorenzo, 9 anni) sono tipi casalinghi, amano stare in casa e quindi gli sta pesando meno del previsto l'impossibilità di uscire. Cosa ancora più importante, abbiamo un cortile condominiale dove riescono così a ritagliarsi un'ora d'aria e di sole al giorno, giocando a calcio, loro grande passione: Daniele in attacco, Lorenzo in porta. Poi c'è da dire che sono in due e quindi (pur litigando, a volte) si fanno compagnia e non si annoiano. 

Tempo per annoiarsi in effetti ce n'è poco, perchè c'è sempre qualcosa da fare, a partire dai compiti. Le scuole sono chiuse da due settimane ma i loro insegnanti si sono ben organizzati con i compiti tramite registro elettronico o altre modalità virtuali ed io mi ritrovo, tutto sommato volentieri, a fare da maestra di quarta elementare e da professoressa di seconda media e devo dire che mi piace. Mi sento di fare qualcosa di utile per i miei figli e mi gratifica essere in grado di occuparmi scolasticamente di loro. 

Naturalmente i bambini hanno anche altri momenti di svago, come la playstation o la Tv, o i giochi da tavolo e naturalmente i lego e le macchinette (ultimamente si sono appassionati a quelle di Formula 1). A me toccano le faccende domestiche, che faccio malvolentieri, e la cucina, che invece mi piace molto. Mi sto infatti sbizzarrendo con i dolci ma anche con i pranzi e le cene. 

E poi ci sono i flash mob contro il coronavirus, dal disegno dell'arcobaleno con la scritta #AndràTuttoBene alle canzoni in balcone con i vicini, ritagliandoci quindi dei momenti di socialità ed allegria, perchè anche nelle difficoltà si può sorridere, basta trovare il lato positivo delle cose.

Pur vivendo una situazione davvero preoccupante, un momento storico assolutamente drammatico, una pandemia che sta appunto coinvolgendo tutto il mondo, causando innumerevoli morti e richiedendo misure drastiche per cercare di contenerla, cerco di apprezzare le cose che contano davvero nella vita, come stare con la mia famiglia. La paura c'è ma è importante non farsene schiacciare e mantenere la serenità anche e soprattutto per i bambini. In fondo è proprio nei momenti difficili che trovo la forza di reagire. 

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